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4k Faramir combatte il Signore Dei Nazgul, Spettri dell'Anello a Osgilia...

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Ciao ragazzi, voi avreste voluto dare più spazio a Faramir nella saga? e per quanto riguarda i Nazgul, vi soddisfano o non ne avremo mai abbastanza? E ultima domanad per questo weekend tenebroso, Le Due Torri è anche il vostro film  preferito della trilogia?

Il Signore degli Anelli - Le due torri (The Lord of the Rings: The Two Towers) è un film colossal del 2002 diretto da Peter Jackson.

Proseguendo la trama de La Compagnia dell'Anello, il film segue tre storie: Frodo e Sam continuano il loro viaggio verso Mordor per distruggere l'Unico Anello, accompagnati da Gollum, ex proprietario dello stesso. Aragorn, Legolas, Gimli ed in seguito Gandalf (divenuto Gandalf il Bianco) vanno in soccorso di Rohan, che è pronta alla battaglia con l'esercito di Saruman il Bianco nel Fosso di Helm. Intanto Merry e Pipino, aiutati da Barbalbero, pianificano un attacco a Isengard.

 

Sauron attacca Osgiliath, ultima roccaforte dei Gondoriani prima di Minas Tirith, difesa da Faramir e dalla sua armata.

Durante la battaglia, il capitano di Gondor decide di lasciar liberi Frodo, Sam e Gollum, dedicandosi alla difesa della città nonostante la loro netta minoranza. Il quadro finale su cui si apre la terza parte della trilogia (Il ritorno del re) è questo: con l'esito della Battaglia del Fosso di Helm Saruman è sconfitto, ma Sauron sta comunque estendendo il suo potere invadendo Gondor, mentre Gollum trama subdolamente alle spalle di Frodo e Sam per impadronirsi dell'Anello.

Faramir è un personaggio di Arda, l'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J. R. R. Tolkien. Ne Il Signore degli Anelli è il figlio minore del sovrintendente di Gondor, Denethor, nonché fratello di Boromir e Capitano dei Raminghi dell'Ithilien.

Comanda infatti la spedizione nell'Ithilien, per fermare i congiungimenti delle forze dei Sudroni con l'esercito di Sauron.

Durante questa spedizione cattura casualmente Frodo e Sam. Agli occhi di Frodo, che aveva avuto una brutta esperienza con suo fratello Boromir a causa dell'anello del potere, è magnanimo, e non cerca di impossessarsi dell'Anello, nonostante un errore di Sam lo porti a capire qual è la missione di Frodo. Si dimostra molto diffidente nei confronti di Gollum.

 

 

Nella trasposizione cinematografica dell'opera a cura di Peter Jackson il personaggio è interpretato da David Wenham. Nel film il processo che porta alla liberazione di Frodo è più lungo: infatti in un primo momento, Faramir decide di portare l'Anello al padre, così da accattivarsi la sua benevolenza; raggiunta Osgiliath, però, che nel frattempo è assediata dagli Orchi, decide di lasciar andare i due Hobbit assieme a Gollum, mettendo da parte il desiderio di apparire devoto agli occhi del padre, che in ogni caso non l'avrebbe considerato in modo migliore.

 

 

I Nazgûl (o Úlairi)[1], gli Spettri dell'Anello (in inglese Ring-Wraiths), detti anche Cavalieri Neri o Cavalieri Alati, sono personaggi di Arda, l'universo immaginario fantasy creato da J. R. R. Tolkien.

 

 

Il loro nome significa Spettri dell'Anello (dalla lingua nera di Mordor: nazg, anello e ûl, spettro; furono chiamati anche Úlairi, Spettri del male, dai Noldor e dai Númenoreani); erano in origine nove re degli uomini (tre dei quali grandi signori di Númenor) ai quali Sauron donò nove Anelli del Potere dotati di grande potenza, questi anelli resero questi Re immensamente potenti in vita, divenendo grandi guerrieri e maghi rispettati e temuti dalla propria gente; diedero loro enormi ricchezze e un'apparente immortalità, ma questa "immortalità" non faceva che far continuare loro la vita fino a divenire insostenibile. Col tempo la loro forma fisica si disperse, trasmutandoli in spettri e facendoli così cadere a uno a uno sotto il potere dell'Unico Anello.

 

 

I Nazgûl compaiono nella trilogia de Il Signore degli Anelli diretta da Peter Jackson. Sostanzialmente non sono diversi dalla loro versione cartacea, tranne che indossano guanti e stivali di ferro. Vengono nominati e appaiono nella trilogia de Lo Hobbit, rispettivamente nel secondo film, dove Gandalf e Radagast ispezionano il loro luogo di sepoltura e scoprono che le tombe sono vuote, e nel terzo film, dove compaiono con un aspetto diverso: a differenza di come apparivano nel Signore degli Anelli, vengono rappresentati come entità spettrali con indosso le armature che avevano quando erano in vita e con armi differenti. Nel film si scontrano con Saruman, Elrond e Galadriel giunti a Dol Guldur per soccorrere Gandalf catturato dal Negromante, cioè Sauron. Alla fine, Galadriel riesce a scacciare sia loro sia Sauron.

 

Osgiliath era un'antica città Numenoreana che venne elevata a capitale di Gondor dai fratelli Isildur e Anárion, figli di Elendil, al loro arrivo nella Terra di Mezzo.

 

Dopo che Boromir partì alla volta di Gran Burrone, il compito di difendere la città fu affidato al fratello minore Faramir, che fece del suo meglio per tenerla contro gli assalti delle truppe di Sauron. Tuttavia nel 3019 TE Osgiliath fu investita da preponderanti forze nemiche che costrinsero i difensori a ritirarsi e Faramir venne ferito gravemente. Dopo la Battaglia dei Campi del Pelennor venne però riconquistata.

 


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